Scopri il nuovo Trenta 3K Carbon
L'aria è cambiata
Ogni stagione è più veloce, più tirata, più feroce. I margini si assottigliano, le gambe scavano più a fondo. Gli atleti chiedono di più a sé stessi, ma anche al proprio equipaggiamento.
È qui che arriva il nuovo Trenta 3K Carbon, nel momento giusto. Non è un restyling: è una risposta. Una forma scolpita sulle esigenze del ciclismo moderno, pronta ad affrontare anche quello che ancora non si vede all’orizzonte. Più ventilazione, protezione superiore, e una struttura pensata per affrontare la complessità delle gare di oggi — e di domani.
Novità principali:
_Ventilazione: +16% grazie a una geometria interna ripensata e a un flusso d’aria più diretto, sviluppato nel Tube, la nostra galleria del vento al MET HQ.
_Protezione: +40% nei test indipendenti condotti da Virginia Tech, con 5 stelle e uno dei punteggi più alti mai registrati.
_Sviluppo: creato in collaborazione con Tadej Pogačar, UAE Team Emirates XRG e UAE Team ADQ.
Non è teoria, né marketing. Il Trenta 3K Carbon non vive di promesse, ma di realtà. È già stato messo alla prova sulle strade che contano: al Tour de France 2025, al Giro d’Italia Women e ai campionati del mondo UCI. È lì che si misura davvero il valore di un progetto: tra chi sa distinguere tra “abbastanza buono” e “il meglio che si possa avere.”
Dal debutto nel 2017, il Trenta 3K Carbon è stato perfezionato in migliaia di ore di test, giornate di gara e cadute vere. L’obiettivo non era migliorare un po’,ma era spingere oltre il limite di aerazione e protezione, mantenendo la sensazione leggera e naturale che i corridori conoscono.
Il risultato è concreto: flusso d’aria +16%, sicurezza +40%. La struttura reagisce meglio quando la velocità sale e l’impatto si fa serio.
La parte posteriore più profonda è la novità più visibile, un’evoluzione nata dai dati raccolti su centinaia di caschi dopo incidenti reali nel WorldTour. Quel feedback, unito ai test interni, permette cicli rapidi di sviluppo e verifica. La protezione, qui, non è teoria.
All’interno, il sistema Mips Air Node aggiunge un livello di gestione dell’impatto rotazionale senza peso extra.
«La nostra priorità è sempre la sicurezza del ciclista. Le cadute oggi sono più violente, le velocità più alte. Dovevamo ridurre il rischio, ma anche migliorare ventilazione e comfort. Ci siamo riusciti – e abbiamo ridefinito il fit per renderlo universale, con doppia densità di EPS per rinforzare dove serve.»
– Head Developer, MET Trenta 3K Carbon
Safety is science
Per MET, la sicurezza non è un requisito: è parte della performance. I migliori atleti ormai la trattano come l’aerodinamica o il peso — un dato misurabile, non negoziabile.
I traumi cranici restano tra le lesioni più comuni nel ciclismo su strada, subito dopo quelle alle clavicole. Il recupero medio? Quasi due mesi. Ogni anno i team WorldTour rimandano 20–30 caschi danneggiati ai nostri laboratori: segni di impatti ad alta energia che diventano dati e, quei dati, diventano evoluzione.
Ventilation is performance
Al centro del progetto c’è il 3K Airframe: una struttura alare in carbonio che elimina l’EPS interno e apre veri canali d’aria dal fronte al retro. L’aria scorre libera, visibile e mantiene la testa fresca a ogni velocità — che tu stia salendo a 12 km/h o scendendo a 90.
«Il corpo umano trasforma solo il 20–25% dell’energia in movimento. Tutto il resto si disperde in calore. Quando la temperatura corporea sale, l’energia viene consumata per raffreddarsi. Quel +16% di ventilazione può sembrare un dato astratto, ma in gara, soprattutto con il caldo, i corridori la sentono eccome. Più aria significa più sangue alle gambe, metabolismo più efficiente, in una parola: più velocità. E la velocità è ciò che conta davvero.»
– Jeroen Swart, Head of Performance at UAE Team Emirates XRG
Raffreddamento non vuol dire comfort. Vuol dire controllo. Un casco che gestisce la temperatura restituisce energia al corridore. Sulle tappe lunghe e calde, conta.
«L’ho usato per la prima volta al Giro Donne e la differenza si è sentita subito. È aero, ma l’aria scorre talmente bene che il caldo non è mai stato un problema.»
– Elisa Longo Borghini, UAE Team ADQ
Dal suo esordio, il Trenta è una presenza costante nel gruppo. Questa nuova versione ne affina ogni dettaglio, mantenendo la stessa essenza.
L’aria è cambiata. Anche lo standard.