Istinto e avventura con off-road ultra racer Alex McCormack

    Alex McCormack parla piano, ma ogni parola pesa. Nessuna impostazione, nessun dramma. Solo focus. È quello che l’ha portato a vincere alcune delle gare ultra-distance gravel più dure in circolazione. Vive nel Devon, tra giornate infinite in sella, il lavoro part-time da ingegnere e la pianificazione che ogni ultra richiede.

     

    Abbiamo parlato di come tutto è iniziato, di cosa lo spinge ancora e di come tiene insieme istinto, dati e avventura.

      1. Come arriva un ragazzo del Devon alle ultra-distance gravel?

      Sono cresciuto nel Nord Est dell'Inghilterra, poi mi sono spostato nel Devon, dopo l’università. Dopo aver provato di tutto, l’ultra mi è sembrata la forma più pura di avventura: partire con la bici e vedere fin dove puoi arrivare. Ogni gara è diversa. È quello che mi tiene vivo.


      1. Hai provato ogni tipo di bici. Ce n’è una che ami di più?

      Mi piace la varietà. Su strada alleno la testa e le gambe. Con l’enduro mi diverto, spesso con Jura, il mio cane. La XC è la mia arma per spingermi più lontano. Tutte servono a qualcosa.

      1. L’allenamento è una parte enorme della tua vita. Com’è una giornata tipo quando ti prepari per un’ultra?

      Non ce n’è mai una uguale all’altra, ed è proprio questo che mi piace di questo stile di vita. Prima di una gara il tempo si divide tra logistica, messa a punto della bici e del kit, e allenamento — o scarico, se la gara è vicina. In mezzo ci sono sempre le camminate con il cane e il lavoro da ingegnere.


      1. Ingegnere di professione. I numeri entrano anche nelle tue gare?

      Sì, abbastanza. Pianificare rifornimenti e tempi è fondamentale per le gare più remote, dove trovare cibo non è scontato. I fogli Excel li uso più per l’allenamento: curve del lattato, grafici di potenza — strumenti chiave per capire dove sono. I numeri danno un feedback oggettivo, e quello mi piace tenerlo sempre sotto controllo.

      1. Hai da poco stabilito il record mondiale di Double Everesting. Raccontaci com’è andata.

      La ripetizione, la monotonia — è quella che alla fine ti mette davvero alla prova. La salita è stata tosta, la discesa toccava quasi i 100 km/h, ma la vera sfida è stata mentale. Cinque canzoni in loop, come l’ascesa stessa. Volevo capire fin dove potevo spingermi con tutto il supporto possibile, ma avevo sottovalutato il peso psicologico. Dopo un primo tentativo fallito, sono riuscito a rifarlo una settimana dopo. È stato un cerchio che si chiude, la mia prima sfida di endurance era stato un Everesting a Morzine nel 2019 — tornare lì, in qualche modo, è stato bello.


      1. Silk Road Mountain Race 2025: secondo posto dopo 7 giorni e 26 ore. Cosa è andato bene e cosa no?

      È stata un’esperienza incredibile. Il percorso in Kirghizistan non perdona: fiumi glaciali, tratti sperduti, zero margine d’errore. La bici e il kit hanno fatto il loro dovere — a parte qualche foratura, tutto ha retto. Quello che è andato storto è stato il corpo: un’intossicazione alimentare dopo un rifornimento sbagliato mi ha rallentato e ho perso il contatto con la testa della gara. È stata una lotta, ma sono arrivato in fondo.

      1. Per il 2026 punti alla Triple Crown negli USA: Tour Divide, Colorado Trail e Arizona Trail. Cosa ti attira di più di questa sfida?

      Mi piace mettermi alla prova in modi nuovi. La Triple Crown è il passo successivo, quasi naturale. Non sono mai stato negli Stati Uniti e sono curioso di vedere cosa mi aspetta, in bici e fuori. E ovviamente di scoprire quanto ancora posso spingermi oltre.


      1. Le ultra sono brutali. Come resti concentrato quando tutto fa male?

      I momenti difficili sono inevitabili, ma ho imparato a gestirli. Divido mentalmente il percorso in sezioni e mi concentro solo sul prossimo rifornimento o checkpoint. E poi cerco di ricordarmi che, alla fine, amo andare in bici. Anche nei giorni più duri, è comunque meglio di qualunque altra cosa — e questo pensiero basta per farmi andare avanti.

      1. La tua corsa o momento preferito finora?

      L’Highland Trail 550 del 2024. È stata la prima volta che sono riuscito a mettere insieme tutto: preparazione, strategia, esecuzione. Ho stabilito l’FKT (Fastest Known Time) su un percorso leggendario e in condizioni difficili. È stato un punto di svolta per me.


      1. Fuori dalla bici, come ti ricarichi?

      Quasi tutto ruota intorno all’acqua. Freediving, vela, surf — stare vicino al mare mi rilassa. Poi ci sono Jura e un buon caffè: due costanti che non mancano mai.


      1. Un consiglio per chi pensa alla sua prima ultra-distance gravel?

      Soprattutto: buttati. Sei probabilmente molto più capace di quanto pensi.

    📦 AGGIORNAMENTI SU SPEDIZIONI E CONSEGNE 📦


    Vi informiamo che per motivi logistici interni gli ordini effettuati a partire dal pomeriggio di venerdì 9 a lunedì 12 maggio verranno evasi da martedì 13 maggio.

    📦 AVVISO DI CHIUSURA ESTIVA 📦

    Vi informiamo che gli ordini saranno elaborati e spediti fino alle ore 12:00 dell'8 agosto.
    Vi preghiamo di notare che i tempi di consegna potrebbero variare a causa della chiusura estiva.

    Il team MET si prende una meritata pausa — le spedizioni riprenderanno a partire dal 19 agosto.

    Grazie per la vostra comprensione e... buone pedalate! 🚴☀️

    🚴‍♂️  È IL MOMENTO DI RICARICARE LE ENERGIE! 🎄

    Ci prendiamo una pausa per recuperare, ricaricarci e prepararci a dare il meglio nel nuovo anno.

    Gli ordini verranno comunque processati, ma le spedizioni riprenderanno il 7 gennaio.


    Grazie per la vostra pazienza e vi auguriamo delle feste piene di avventure ⛰️🌍